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La chiusura del ventre con il Rebozo

Un'esperienza profonda che ogni donna dovrebbe vivere.

Avete mai sentito parlare di Rebozo? E di chiusura del ventre?

Si tratta di una pratica antichissima derivante dalla tradizione delle ostetriche messicane, le Parteras, ovvero le levatrici tradizionali, che usano nella loro pratica clinica, in gravidanza, durante il travaglio e nel dopo parto, il Rebozo, un lungo pezzo di tessuto.



Usando una specifica tecnica adoperano il rebozo sulle donne per alleviare disturbi della gestazione, per facilitare il posizionamento ottimale del bambino in utero e per agevolare il travaglio. Successivamente, nel puerperio, il rebozo viene utilizzato per la Cerrada, per chiudere simbolicamente la fase della gravidanza ed aprire quella della maternità, “richiudendo” la madre dopo la grande apertura del parto.

È un'opportunità per la neomadre di "lasciare andare" emozioni, vissuti, e stress, di essere coccolata e massaggiata, di ricevere nuova energia e sensazione di benessere, di riposare e di sentirsi amata.

Celebrare la chiusura dopo il parto consente di richiamare l’energia a sé per tornare a sentirsi integre e incamminarsi nella maternità con nuovo vigore.

Esistono già alcuni studi scientifici al riguardo, e il Rebozo si sta diffondendo anche in altri paesi tra cui l’Italia. Valeria, l'ostetrica dello StudioTerra Madre, è ben felice di offrire questa pratica a tutte le donne, sia in studio che nel proprio domicilio, ponendosi in completo ascolto e sostegno dei bisogni delle donne.



Questo rito in Messico viene praticato molte volte durante i 40 giorni dopo la nascita, ed eseguito dalla più saggia donna della comunità, è un modo per prendersi cura delle nuove madri.

La particolarità è che può essere fatto dopo la gravidanza e il parto in qualsiasi momento, dopo giorni, mesi o addirittura anni. Risulta anche un profondo strumento di supporto dopo aborti o morti intrauterine e anche in caso di problemi di fertilità.

Ne possono beneficiare donne in qualsiasi momento della loro vita, anche se non hanno mai partorito, ma desiderano chiudere qualcosa: dopo relazioni difficili; cambio di lavoro e carriera; morte di familiari o persone care; dopo il menarca o la menopausa.


Il rituale di chiusura del ventre è caratterizzato da un massaggio iniziale con un dolce cullamento dei fianchi e del bacino della madre tramite il rebozo, continua con un massaggio sul ventre della madre, intorno all'utero, all'ombelico e alle ossa del bacino.

Questo specifico massaggio ha la funzione di riattivare i chakra, canali e centri di energia presenti nel corpo secondo le tradizioni asiatiche, agevola gli organi pelvici a ritornare nella loro sede, aiuta le ossa a riallineamento e a richiudersi dopo la grande apertura dovuta alla gravidanza e al parto.

Dopo il massaggio la donna verrà avvolta dolcemente da cinque rebozos: attorno alla testa, alle spalle, al bacino, alle ginocchia e ai piedi.

È a questo punto che si percepiranno i benefici: il massaggio e il lavoro energetico possono essere elaborati, la madre ha l'opportunità di rientrare in sintonia con se stessa e di ritrovare il suo corpo, e potrà riposare per tutto il tempo necessario fino a quando ne sentirà il bisogno.




 

Bibliografia:

  • Ostetrica Virginia Luna (http://travellermidwife.com/)

  • PubMed - articoli scientifici: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=rebozo


Foto di Virginia Luna

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